Insicurezza globale

Negli anni ’60, quando io ero ancora bambina, i ragazzi avevano paura della guerra atomica. Lo ricordo bene: paura della bomba. C’era stata la crisi di Cuba e la guerra mondiale era finita da non molto. Anche se noi quel tremendo conflitto non lo avevamo  vissuto, a subirlo erano stati i nostri padri e le nostre madri e le ansie, la fame, la paura di essere ammazzati da una bomba o da una mitraglia non erano cose lontane. Inoltre i  nomi delle città giapponesi evaporate dal fungo atomico erano lo spettro che tutti conoscevamo. Poi, per decenni, tutto questo sembrò superato, ancor di più quando cadde il Muro di Berlino e cessò la guerra fredda, poco più che una trentina di anni fa.
Nel nostro mondo sviluppato ci siamo abituati ad una vita tranquilla, comoda, spesso sopra le nostre stesse possibilità e soprattutto al di là di quelle del pianeta. L’altro mondo, quello povero, talvolta in guerra, ci faceva commuovere, ma per poco, poi altro assorbiva il nostro interesse. La progressiva distruzione della Terra, in maggior parte ad opera dei paesi ricchi, con le conseguenze che oggi sappiamo, l’avevamo presente, ma in fondo eravamo abbastanza fiduciosi che la scienza, il progresso, potessero comunque trovare delle soluzioni e poi che fosse qualcosa di ancora molto lontano. Ci sentivamo sicuri.
Nelle nostre società opulente la parola ‘sicurezza’ risuonava e risuona continuamente:  mettere la casa, il lavoro, i trasporti, la vita, la salute, il futuro economico della propria famiglia, dei figli, del paese-nazione in sicurezza, erano e sono cose estremamente importanti, su cui investire continuamente denaro e energie sia da parte  del pubblico sia nell’ambito privato.
A livello mondiale ci sono organizzazioni che trattano, seppur in modo in genere inefficace, aspetti di più vasta portata, che riguardano più paesi, talvolta continenti o l’intera umanità: la sicurezza alimentare e sanitaria ne sono due esempi  importanti.
Per quanto riguarda il primo aspetto, i paesi ricchi fino ad oggi non hanno mai subito attacchi alla loro sicurezza, mentre per quanto riguarda il secondo, l’attuale pandemia ha fatto capire che nessuno è al riparo. Ha fatto anche comprendere che possiamo essere sicuri soltanto se tutti i popoli della Terra lo sono. Eppure non vedo il realizzarsi di progetti su larga scala per fare in modo che il vaccino contro il covid giunga in ogni parte del mondo e che il diritto alla salute non abbia confini.
Volendo poi toccare un altro argomento, oggi  di estrema attualità anche in Europa, il primo enorme motivo di insicurezza che hanno i popoli della Terra è quello dei conflitti armati. Su questo non vedo  assolutamente politiche atte a scongiurare, prevenendole, tali tragedie.
In questi decenni di pace e progresso illimitato ci hanno fatto credere che almeno noi occidentali potevamo essere sicuri, anche a scapito del resto del mondo, purtroppo. Ci hanno ingannato. Ci stanno ingannando.
Oggi le grandi potenze si stanno avviando ad una logica di solo scontro. Nonostante pandemie e cambiamenti climatici ci dimostrino ogni giorno che i problemi dell’umanità si possono risolvere solo con il contributo di tutti i paesi e di tutti i popoli, anacronisticamente ci si prepara alla guerra, armandosi ognuno sempre di più, cercando la supremazia sugli altri, mentre il mondo sta diventando sempre più multipolare e la collaborazione diventa assolutamente necessaria.
A questo punto della notte, perché si tratta di una notte oscura di cui non sappiamo se vedremo l’alba, mi chiedo se sia stupidità o se ci sia un piano diabolico e quale potrebbe essere.
Ci viene detto che bisogna armarsi per difendersi, che siamo in pericolo, che noi siamo il Bene, perché siamo democratici e che le autocrazie come la Russia e la Cina sono il Male e perciò vanno combattute. Ma al di là di schemi semplicistici e manichei, c’è una cosa che pochi dicono: la sicurezza internazionale non si ottiene con nuove cortine di ferro, ma con trattati, smilitarizzazioni reciproche, disarmo reciproco, perché la paura dell’Occidente è anche la paura della Russia e della Cina; la paura che il mondo sia dominato da un’unica potenza che eserciti in tutti i campi la sua supremazia a scapito degli altri paesi. Venendo ai fatti concreti: l’espansione progressiva della NATO non può aiutare la pace vera, non quella effimera basata sul terrore della guerra nucleare, perché rappresenta per l’Oriente la volontà assoluta di potere degli Stati Uniti che non vogliono considerare che bisogna scendere a patti perché il mondo non è solo loro.
La guerra in Ucraina è figlia di questa logica di supremazia delle grandi potenze a scapito dei popoli che vi sono coinvolti ed è un conflitto che si poteva evitare proprio andando nella direzione opposta alla contrapposizione. Sentire le ragioni dell’altro, garantire la sicurezza reciproca, riconoscere che la propria volontà di potenza deve avere limiti e anche che l’altro  può realmente sentirsi accerchiato, minacciato, umiliato, questi sono i passi da fare se si vuole realmente costruire la pace.
Ma lo si vuole davvero? Lo vuole davvero l’America statunitense? Lo vogliono la Russia e la Cina? O sono ormai tutti votati al confronto bellico, ovvero forse all’Apocalisse? Qual è il piano? E c’è un piano?
A queste domande è difficile rispondere e fa paura immaginare che si navighi solo a vista, ma ancor di più che il piano sia la supremazia ad ogni costo, anche se una grande parte del nostro mondo, dell’Umanità stessa andasse distrutta. Cosa gliene è importato dei siriani, degli iracheni, dei palestinesi, dei ceceni, dei curdi? E così di tanti altri! Cosa gliene può importare degli europei, degli ucraini e chissà di chi ancora, quando in gioco ci sono la politica imperialista, le ultime risorse energetiche, i traffici mafiosi, fiumi di denaro con cui cercare la salvezza individuale anche se gran parte del pianeta andasse in fumo e diventasse inabitabile?
Questo forse è l’ultimo sogno dei potenti, ma credo non durerebbe molto. Non ci si può salvare da soli e l’attualità di questi ultimi anni lo dimostra.

Insicurezza globaleultima modifica: 2022-07-02T17:52:34+02:00da nadia2012a
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.