Il ponte

Mi sembra sempre di esserci su quel ponte di Genova. Sbuco fuori dalla galleria ed è un sollievo vedere quel lungo nastro grigio di asfalto sospeso fra due monti, nel vuoto, con i suoi bianchi giganti che lo trattengono, lo sostengono, si ergono ieratici a dimostrare quanto l’intelligenza umana sappia sfidare l’impossibile. E’ un sollievo vedere quella strada nel cielo, perché vuol dire che sono quasi arrivata a destinazione.
Quante volte l’ho pensato! Oppure ero in partenza e con quel ponte finalmente lasciavo alle spalle il traffico intenso della città e cominciavo a correre verso un’altra meta.
Mi sembra irreale che non saró mai più lì, che quella strada è finita, che è accaduto, che il grande ponte è crollato, si è sbriciolato con il suo carico umano, con le vite ignare che si è portato dietro.
Quando qualcosa nella nostra vita c’è sempre stata e viene meno, qualcosa di familiare, di abitudinario, qualcosa che faceva parte di noi, del nostro paesaggio, delle nostre certezze, tutto dentro noi si smarrisce, si rompe e ci lascia attoniti. Non siamo abituati a pensare che le cose possano finire, che quello che davamo per scontato può di colpo cedere, inclinarsi, cadere, non esserci più.
Forse un ponte che crolla diventa una metafora dell’impermanenza, della nostra caducità, così come quella del nostro mondo, del nostro progresso effimero.
Forse sentire la nostra fragilità potrebbe farci fermare nella corsa pazza verso il baratro, e farci sentire più umili, più fratelli, mettere al primo posto ció che vale davvero: la vita, gli altri, la bellezza, la natura, la sicurezza di tutti.
Le auto che corrono verso il vuoto sono l’immagine della nostra società in questa epoca in cui costruiamo e distruggiamo senza preoccuparci del futuro, di ciò che lasciamo a chi verrà dopo di noi.
Le auto che corrono verso il vuoto… qualcuna si è fermata in tempo, ha potuto farlo. I conducenti hanno lasciato tutto e sono corsi indietro aiutandosi gli uni con gli altri a mettersi in salvo. Anche questo, talvolta, sanno fare gli esseri umani. Quelli che ancora potevano, che per fortuna o consapevolezza si sono accorti che la strada era finita.

Il ponteultima modifica: 2018-08-19T18:34:40+02:00da nadia2012a
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