La “Terra buona”. Ho conosciuto padre Sergio e l’interpretazione di Brogi l’ho trovata molto realistica. Sono sue le poche parole, l’accoglienza, l’affabile ironia, la semplicità, gli sguardi e i soprattutto i silenzi.
Un film che parla di altri mondi: quello della montagna austera, della vita priva di comodità, della bellezza della natura selvaggia che fa sentire nel grembo della Terra, della solitudine, come strumento per ritrovarsi e guarire dall’angoscia, e del vero senso… della comunità. Un film che dice come tutto questo possa trasformare l’Uomo, renderlo migliore e dare un senso alla sua esistenza, accettando la sua limitatezza e impotenza di fronte al male e alla morte, sorretto dagli altri, diversi ed uguali.
Un film che sta avendo successo forse perché ciascuno dentro di sé sa bene, in fondo, che è tutto quello di cui abbiamo bisogno. Null’altro.